mercoledì, Gennaio 8
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COP15 a Montreal un accordo sulla salvaguardia delle biodoversità

Altrettanto importante e vitale quanto la COP26 sulla crisi climatica, la COP15 – Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sulla biodiversità – si è appena conclusa a Montreal con un accordo tra i 188 Paesi partecipanti già considerato “storico” comprendente quattro obiettivi e 23 traguardi da raggiungere entro il 2030.

In estrema sintesi l’accordo prevede la conservazione e gestione di almeno il 30% delle terre emerse, delle acque interne, delle zone costiere e degli oceani del mondo, con particolare attenzione alle aree di particolare importanza per la biodiversità e il funzionamento e i servizi degli ecosistemi.

 Il GBF (Global Biodiversity Framework) dà la priorità a sistemi di aree protette ecologicamente rappresentativi, ben collegati ed equamente governati e ad altre efficaci aree di conservazione, riconoscendo i territori e le pratiche indigene e tradizionali. Attualmente sono sotto protezione rispettivamente il 17% e il 10% delle aree terrestri e marine del mondo.

Ridurre quasi a zero la perdita di aree ad alta importanza per la biodiversità, compresi gli ecosistemi ad alta integrità ecologica.

Dimezzare lo spreco alimentare globale e ridurre significativamente il consumo eccessivo e la produzione di rifiuti.

Ridurre della metà sia i nutrienti in eccesso che il rischio complessivo rappresentato dai pesticidi e dalle sostanze chimiche altamente pericolose.

Eliminare gradualmente o riformare entro il 2030 le sovvenzioni che danneggiano la biodiversità di almeno 500 miliardi di dollari all’anno, aumentando nel contempo gli incentivi positivi per la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità.

Mobilitare entro il 2030 almeno 200 miliardi di dollari all’anno in finanziamenti nazionali e internazionali relativi alla biodiversità da tutte le fonti, pubbliche e private.

Aumentare i flussi finanziari internazionali dai paesi sviluppati a quelli in via di sviluppo, in particolare i paesi meno sviluppati, i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i paesi con economie in transizione, ad almeno 20 miliardi di dollari all’anno entro il 2025 e ad almeno 30 miliardi di dollari all’anno entro il 2030.

Prevenire l’introduzione di specie esotiche invasive. Richiedere alle grandi aziende e alle istituzioni finanziarie transnazionali di monitorare, valutare e divulgare in modo trasparente i propri rischi, dipendenze e impatti sulla biodiversità attraverso le loro operazioni. Avverte il GBF: “Senza tale azione, ci sarà un’ulteriore accelerazione del tasso globale di estinzione delle specie, che è già almeno da decine a centinaia di volte superiore alla media degli ultimi 10 milioni di anni”.

Inoltre, all’interno della COP15, 23 paesi e organizzazioni, guidati dalla Colombia e sostenuti dalla Germania, hanno lanciato un partenariato per accelerare l’attuazione – a guida nazionale – dell’importante accordo globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal, adottato durante la riunione.

I governi di Colombia e Germania, la Convenzione delle Nazioni Unite sulla biodiversità, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) e altri partner, contribuiranno alla progettazione, allo sviluppo, alla strutturazione, all’operatività e al monitoraggio della NBSAP (National Biodiversity Strategies and Action Plans) Accelerator Partnership.

“Con NBSAP Accelerator Partnership, vogliamo stabilire una vera partnership tra paesi. Da un lato, vogliamo supportare i paesi nell’attuazione del GBF e anche nell’accesso alle risorse. Dall’altro, il partenariato mira a promuovere lo scambio tra paesi In questo modo, vogliamo consentire l’apprendimento congiunto e promuovere la volontà politica a tutti i livelli”, ha affermato Steffi Lemke, ministro federale dell’Ambiente della Germania.

“Questa partnership consente ai paesi membri con una grande ambizione di protezione della biodiversità e dei cambiamenti climatici, di formulare programmi ambiziosi e trovare risorse per implementarli. Il programma sta iniziando la sua fase strutturale e ci auguriamo che i paesi inviino le loro esigenze all’ Acceleration Partnership dopo aver lasciato questo vertice”, ha affermato Susana Muhamad, ministro colombiano dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

“Il lancio della NBSAP Acceleration Partnership è uno sviluppo tempestivo e gradito. È necessaria un’azione urgente non solo per avviare l’attuazione del nuovo quadro globale sulla biodiversità, ma anche per continuare ad accelerare e potenziare l’attuazione degli NBSAP mentre lavoriamo insieme per realizzare la visione condivisa di vivere in armonia con la natura e garantire un futuro sostenibile per tutti ha affermato Elizabeth Mrema, segretario esecutivo della Convenzione delle Nazioni Unite sulla biodiversità.

COP15 in Montreal an agreement on the protection of biodiversity

Just as important and vital as COP26 on the climate crisis, COP15 – Conference of the Parties to the United Nations Convention on Biodiversity – has just concluded in Montreal with an agreement among the 188 participating countries already considered “historic” including four objectives and 23 targets to be achieved by 2030.

In a nutshell, the agreement provides for the effective conservation and management of at least 30% of the world’s lands, inland waters, coastal areas and oceans, with emphasis on areas of particular importance for biodiversity and ecosystem functioning and services. The GBF prioritizes ecologically-representative, well-connected and equitably-governed systems of protected areas and other effective area-based conservation, recognizing indigenous and traditional territories and practices. Currently 17% and 10% of the world’s terrestrial and marine areas respectively are under protection.

Reduce to near zero the loss of areas of high biodiversity importance, including ecosystems of high ecological integrity.

Cut global food waste in half and significantly reduce over consumption and waste generation.

Reduce by half both excess nutrients and the overall risk posed by pesticides and highly hazardous chemicals.

Progressively phase out or reform by 2030 subsidies that harm biodiversity by at least $500 billion per year, while scaling up positive incentives for biodiversity’s conservation and sustainable use.

Mobilize by 2030 at least $200 billion per year in domestic and international biodiversity-related funding from all sources – public and private.

Raise international financial flows from developed to developing countries,in particular least developed countries, small island developing States, and countries with economies in transition, to at least US$ 20 billion per year by 2025, and to at least US$ 30 billion per year by 2030.

Prevent the introduction of priority invasive alien species, and reduce by at least half the introduction and establishment of other known or potential invasive alien species, and eradicate or control invasive alien species on islands and other priority sites.

Require large and transnational companies and financial institutions to monitor, assess, and transparently disclose their risks, dependencies and impacts on biodiversity through their operations.

Warns the GBF: “Without such action, there will be a further acceleration in the global rate of species extinction, which is already at least tens to hundreds of times higher than it has averaged over the past 10 million years.”

Furthermore, within COP15, 23 countries and organizations, led by Colombia and supported by Germany, launched a partnership to accelerate the nationally-led implementation of the landmark Kunming-Montreal Global Agreement on Biodiversity, adopted during the meeting.

“With the NBSAP Accelerator Partnership, we want to establish a true partnership between countries. On the one hand, we want to support countries in implementing the GBF and also in accessing resources. On the other hand, the partnership aims to promote exchange between countries. In this way, we want to enable joint learning and promote political will at all levels” said Steffi Lemke, Federal Environment Minister of Germany.

“This Partnership allows member countries  with a high ambition of protection of biodiversity and climate change, to formulate ambitious programs and find resources to implement them. The program is beginning its structural phase and we hope the countries will send their needs to the accelerator after they leave this summit” said Susana Muhamad, Colombia Minister of Environment and Sustainable Development.

“The launch of the NBSAP Acceleration Partnership is a timely and welcome development. Urgent action is needed to, not only jumpstart implementation of the new global biodiversity framework, but also to continue to accelerate and upscale implementation of NBSAPs as we work together towards realizing the shared vision of living in harmony with nature and securing a sustainable future for all” said Elizabeth Mrema, Executive Secretary of UN Biodiversity Convention.