mercoledì, Gennaio 8
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INCONTRI IN GIAPPONE. Le fotografie di Felice Beato e le raccolte di Giuseppe Grazioli al Castello del Buonconsiglio a Trento

Per molto tempo il Giappone rimase pressoché sconosciuto agli europei. Unico luogo di scambi commerciali e culturali con l’Europa, da quando il Paese si era chiuso nel 1641, era l’isola artificiale di Dejima a Nagasaki, dove aveva sede la Compagnia Olandese delle Indie Orientali.  Fu solo nel 1859, a seguito della pressione delle forze occidentali, che si aprì nuovamente al commercio con l’estero, e i suoi porti iniziarono ad accogliere mercanti e viaggiatori di tutto il mondo. Il fascino di questa realtà del lontano Oriente e della sua cultura toccò profondamente il mondo occidentale, suscitando passioni che sfociarono ben presto nel cosiddetto “giapponismo”: bronzi, ceramiche, lacche, ventagli, paraventi, armature, spade, tessuti, stampe non solo entrarono nelle dimore degli europei, che facevano a gara per acquistarli, collezionarli ed esporli, ma influenzarono le arti sotto molteplici aspetti.

La mostra, curata da Pietro Amadini e dal direttore del museo, Laura Dal Prà, racconta il Giappone di quel tempo attraverso fotografie e oggetti d’arte collezionati da Giuseppe Grazioli, il religioso ed agronomo trentino che dal 1864 al 1868 si recò a Yokohama alla ricerca di uova del baco da seta sane, divenute introvabili per la diffusione della pebrina, la malattia che aveva compromesso la produzione sericola di tutta Europa. Ogni anno, al ritorno dai suoi viaggi, Grazioli donò le opere da lui acquistate nella città nipponica al Museo Civico di Trento, le cui raccolte furono poi concesse in deposito dal Comune al Museo Nazionale, inaugurato nel 1924 nel Castello del Buonconsiglio.

Incontri in Giappone è dunque l’occasione per narrare la straordinaria avventura di Grazioli attraverso una inedita selezione di importanti manufatti della sua collezione dalle mappe, ai dipinti, stampe, lacche, bronzi, armi e oggetti della quotidianità, scandita con preziose fotografie di noti professionisti del periodo, raccolte in occasione delle tappe dei lunghi viaggi intrapresi, delle soste prolungate a Yokohama assieme ad altri semai, degli incontri con diplomatici occidentali e con residenti giapponesi.

La mostra gode del Patrocinio del Comune di Trento, del Consolato Generale del Giappone a Milano e della Fondazione Italia Giappone.  (comunicato stampa)

Fino al 01 Maggio 2023 | Orario: Aperto da martedì a domenica | 9.30 – 17. Chiuso i lunedì non festivi

DATING IN JAPAN. The photographs of Felice Beato and the collections of Giuseppe Grazioli at Castello del Buonconsiglio

For a long time, Japan remained virtually unknown to Europeans. The only place of commercial and cultural exchanges with Europe, since the country closed in 1641, was the artificial island of Dejima in Nagasaki, where the Dutch East India Company was based. It was only in 1859, following pressure from Western forces, that it opened up again to foreign trade, and its ports began to welcome merchants and travelers from all over the world. The fascination of this reality of the Far East and its culture deeply touched the Western world, arousing passions that soon resulted in the so-called “Japonism”: bronzes, ceramics, lacquers, fans, screens, armor, swords, fabrics, prints not only entered in the homes of Europeans, who vied with each other to buy, collect and exhibit them, but they influenced the arts in many ways.

The exhibition, curated by Pietro Amadini and the director of the museum, Laura Dal Prà, narrates the Japan of that time through photographs and art objects collected by Giuseppe Grazioli, the religious and agronomist from Trentino who from 1864 to 1868 went to Yokohama to search for healthy silkworm eggs, which had become unobtainable due to the spread of pebrina, the disease that had compromised silk production throughout Europe. Every year, upon returning from his travels, Grazioli donated the works he purchased in the Japanese city to the Civic Museum of Trento, whose collections were then granted on deposit by the Municipality to the National Museum, inaugurated in 1924 in the Castello del Buonconsiglio.

Incontri in Japan is therefore an opportunity to narrate Grazioli’s extraordinary adventure through an unprecedented selection of important artifacts from his collection from maps, to paintings, prints, lacquers, bronzes, weapons and everyday objects, punctuated with precious photographs by well-known professionals of the period, collected on the occasion of the stages of the long journeys undertaken, of the prolonged stops in Yokohama together with other semai, of the meetings with Western diplomats and with Japanese residents.

The exhibition enjoys the patronage of the Municipality of Trento, the Consulate General of Japan in Milan and the Italy-Japan Foundation. (Press release)

Until 01 May 2023 | Hours: Open from Tuesday to Sunday | 9.30 – 17. Closed on non-holiday Mondays