Fino al 14 maggio 2023 al MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli – di Termoli sarà possibile visitare la mostra “sub”, curata da Michele D’Aurizio.
La mostra riunisce le opere di nove artisti e artiste nate in Asia o nell’America del Sud: Betty Danon, Antonio Dias, Jorge Eduardo Eielson, Hsiao Chin, Tomás Maldonado, Roberto Sebastián Matta, Carmengloria Morales, Hidetoshi Nagasawa, e Joaquín Roca-Rey. Nelle decadi del secondo dopoguerra, tutte queste figure hanno trascorso soggiorni più o meno lunghi in Italia e, in alcuni casi, vi ci sono definitivamente trasferite. Affiliate a importanti movimenti quali l’Arte Concreta, l’Arte Povera, il Femminismo, le Nuove Tendenze, la Pittura Analitica, e il Design Radicale, raramente sono state riconosciute per i contributi che vi hanno apportato. Armate di prossimità o distanza critica, le loro opere hanno scosso i fondamenti teorici dell’arte moderna e contemporanea italiana rivelandone l’impostazione eurocentrica.
Il titolo della mostra evoca una dimensione sotterranea, con riferimento diretto alla posizione marginale in cui molti di questi artisti e artiste sono stati relegati dalle politiche culturali del sistema dell’arte italiano. Tuttavia, la mostra considera la “sotteraneità” come una condizione che può essere riappropriata come stimolo e motore della creazione artistica, un indice delle peculiari esperienze storico-biografiche e geo-politiche degli artisti e artiste invitati. Le loro ricerche si intrecciano alle politiche culturali del Terzomondismo e dei movimenti di decolonizzazione; investono riflessioni sulla condizione di subalternità, sulla storia del colonialismo, e sulla struttura coloniale del potere; abbracciano preoccupazioni politiche, estetiche e spirituali spesso estranee alle conversazioni dominanti nella società italiana dell’epoca.
Anche laddove siano nate in conversazione con la tradizione artistica europea, le opere esposte hanno radici profonde che penetrano nelle culture visive delle periferie del mondo globalizzato. (comunicato stampa)
MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli – Via Giappone -Termoli (CB)
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Until 14 May 2023 at the MACTE – Museum of Contemporary Art – in Termoli it will be possible to visit the “sub” exhibition, curated by Michele D’Aurizio.
The exhibition brings together the works of nine artists born in Asia or South America: Betty Danon, Antonio Dias, Jorge Eduardo Eielson, Hsiao Chin, Tomás Maldonado, Roberto Sebastián Matta, Carmengloria Morales, Hidetoshi Nagasawa, and Joaquín Roca- Rey. In the decades following the Second World War, all these figures spent more or less long stays in Italy and, in some cases, moved there permanently. Affiliated with major movements such as Concrete Art, Arte Povera, Feminism, New Trends, Analytical Painting, and Radical Design, they have rarely been recognized for their contributions. Armed with proximity or critical distance, their works have shaken the theoretical foundations of Italian modern and contemporary art, revealing its Eurocentric approach.
The title of the exhibition evokes an underground dimension, with direct reference to the marginal position in which many of these male and female artists have been relegated by the cultural policies of the Italian art system. However, the exhibition considers “subterraneanity” as a condition that can be re-appropriated as a stimulus and engine of artistic creation, an index of the peculiar historical-biographical and geo-political experiences of the invited artists. Their research is intertwined with the cultural policies of the Third World and the decolonization movements; invest reflections on the condition of subordination, on the history of colonialism, and on the colonial structure of power; they embrace political, aesthetic and spiritual concerns often extraneous to the dominant conversations in the Italian society of the time.
Even if in relation with the European artistic tradition, the works on display have deep roots that penetrate the visual cultures of the peripheries of the globalized world. (Press release)