Dopo la grande esposizione di materiali etruschi dall’Ermitage del 2008, Cortona ha voluto dar vita ad un’altra straordinaria occasione presentando un gruppo di oggetti di grande prestigio dal maggiore museo del mondo: il Louvre di Parigi.
La volontà di far incontrare il collezionismo illuminato, avviato nel Settecento in questo centro della Toscana, e i risultati dei più recenti scavi qui condotti con le opere provenienti dalla regione conservate al Louvre, ha portato a illustrare un tema stimolante: le relazioni fra i centri dell’Etruria interna gravitanti sulle vallate dell’Arno e del Tevere in diretto contatto politico e culturale con le popolazioni del settore orientale della penisola.
Ne è emerso un quadro nuovo e interessante con un itinerario che dal territorio di Fiesole segue l’Arno dalle sue sorgenti fino alla Valdichiana e a contatto con il massimo corso d’acqua dell’Italia centrale, il Tevere. Lungo quest’ultimo si arriva alle porte di Roma, attraverso i centri di Chiusi, Perugia e Orvieto, passando per il singolare mondo falisco.
Le varie fasi storiche delle relazioni tra questi centri vengono dunque prese in esame attraverso le loro maggiori realizzazioni, non solo in campo artistico e artigianale ma anche sul piano politico e religioso. Si possono ammirare vasi in bronzo, urne e monumenti sepolcrali, gioielli e preziose terrecotte.
In mostra a Cortona vi saranno opere famose, come la Testa da Fiesole o alcuni dei bronzi della stipe votiva del Falterona; pezzi d’artigianato artistico come la pisside in avorio della collezione Castellani o i mirabili pendenti della collezione Campana; la statuetta in bronzo di Minerva ritrovata nelle vicinanze di Perugia e i sarcofagi da Chiusi o, ancora, le raffinate lamine di Bomarzo. Ma dal Louvre giungono anche opere esposte per la prima volta in Italia o poco note al grande pubblico e assolutamente eccezionali: come il grande busto in terracotta di Arianna, parte di un statua monumentale, fino a una decina d’anni fa conservato, privo d’identità, nei depositi del grande museo francese. Oggi, la sposa di Dioniso, con i suoi ornamenti e il suo gesto rituale, è considerata tra i più significativi esempi di scultura in terracotta etrusca di età ellenistica.
Fino al 3 Luglio 2011
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