giovedì, Gennaio 9
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QR Code e Museo diffuso

Quando i giovani sanno credere nel futuro…

In una cittadina italiana come Ronciglione, così importante nel Rinascimento, si è attivato un museo diffuso realizzato con una tecnologia di avanguardia come il QRcode e l’impegno di tanti giovani volontari .

Secondo la sua linea editoriale, Aletheia vuole presentare e sostenere questa realizzazione perché rappresenta la creatività più concreta, perché sviluppa innovazione, perché si tratta di una realizzazione importante soprattutto in momenti di crisi .

Il Museo diffuso di Ronciglione vede dunque, come punto di forza, l’utilizzo di moderne tecnologie, come i QRCode e lo smartphone, strumenti ormai di uso comune, almeno tra i giovani.

I QRCode permettono una rapida decodifica di contenuti che, nel nostro caso, rimandano a pagine web, dotate di audio; tali codici, collocati su apposite segnaletiche accanto ai principali monumenti cittadini, permettono l’ulteriore informazione dettagliata relativa a quel monumento, costituita da un audio, alcune foto e un testo, tutti correlati tra loro; lo smartphone è in grado di scannerizzare il QRCode e di “raccontare” il monumento al turista.

Eliana Del BiancoMa un Museo diffuso non si limita a questo, non è solo la presentazione di informazioni storiche, architettoniche, di un monumento, va oltre: amplia il concetto di “museo” che non viene più visto come luogo delimitato e, forse, anche poco frequentato… Un Museo diffuso comunica, per definizione, un’idea di più ampio respiro relativa alla valorizzazione dei luoghi, ma anche delle persone che quei luoghi vivono, delle loro stesse capacità creative che hanno contribuito a rendere quel territorio così particolarmente unico.

E’ questa la forza del Museo diffuso realizzato dai giovani ronciglionesi: l’integrazione naturale, vivace, in continuo progredire dei luoghi e delle comunità che li vivono; così, accanto alle segnalazioni di importanti monumenti si potranno avere, ad esempio, QRCode accanto ad uffici o negozi o laboratori, per indicarne orari o le caratteristiche professionali o artigianali di chi li gestisce, riportando la storia e lo sviluppo che una specifica attività può avere avuto negli anni. E’ il modo con cui la stessa comunità cittadina “si racconta”, armoniosamente con i monumenti e i beni culturali che la circonda, divenendo protagonista essenziale del territorio che abita .

I molti giovani che hanno creduto in questo progetto, si sono così aggregati mettendo in campo le proprie professionalità come l’architetto , l’interprete, il web master: Daniele Ficociello, Eliana del Bianco, Roberto Massenzi, Francesca Mordacchini che si sono trovati a prospettare soluzioni e realizzare innovazione, senza polemiche di parte, ma ideando, proponendo, lavorando e guardando ad un futuro che loro stessi si stanno costruendo, in una luce capace di mostrare ottimismo e volontà di crescere, là dove risorse ed interventi pubblici , potrebbero non esistere più.

La piattaforma di supporto al museo diffuso