giovedì, Gennaio 9
Shadow

La neve d’inverno!

Ancora una volta è la Natura che ci ridimensiona, rimette un po’ a posto le cose e ribadisce (per quello che può…) la sua superiorità!

Stavolta lo fa attraverso una serie di nevicate in tutta Italia, come non se ne ricordavano da tempo, persino in luoghi ove sarebbe stato impensabile e che si sono trovati piuttosto impreparati all’evento. Di qui, la sequela di polemiche e i rimpalli di responsabilità – sembra sport assai diffuso nel nostro Paese! –  che però servono a ben poco, ora.

Accantonando però i tanti disagi cui i cittadini sono andati incontro, le polemiche e le responsabilità che, pure, dovranno essere affrontate, guardiamo alla situazione da un altro punto di vista.

Consideriamo, ad esempio, che dopo un inizio di inverno  particolarmente siccitoso, la neve di questi giorni è diventata, per l’agricoltura, una vera e propria manna. In alcune aree italiane si cominciava già a parlare di “stato di emergenza”. Per non parlare dei bacini di riserve idriche ormai quasi a secco.

Ed ecco che la Natura sembra intervenire – dal suo punto di vista! – nel modo più appropriato: una bella nevicata, nel periodo giusto ( siamo in inverno, no?) a rimpinguare le riarse riserve d’acqua e a distribuire preziosa umidità ai campi.

Ma non è solo all’agricoltura che dovremmo guardare, si potrebbe analizzare anche il modo in cui questo eccesso di precipitazioni sta influenzando il nostro personale modo di essere. Molti uffici e scuole, per disposizioni comunali, resteranno chiusi alcuni giorni; le strade non sono transitabili praticamente da quando sono apparsi i primi fiocchi; aeroporti e stazioni ferroviarie o di autobus non possono garantire alcun servizio; molti negozi cominciano a non avere più merce, soprattutto alimentare. Un panorama poco incoraggiante, certamente,  ma come tutto questo incide psicologicamente in ciascuno di noi?

I bambini sono i primi a risolvere la questione: niente scuola e divertimento a pallate di neve e scivolate usando anche semplici buste di plastica, a due passi da casa!

I disagi però si fanno ancora più evidenti, ad esempio, per i disabili, i malati o le persone anziane e sole che non sono autosufficienti e che questo forzato, ulteriore isolamento rende ancora più fragili. Gli estremi di una stessa situazione, i pro e i contro, i vantaggi e i disagi, tutto ciò che ci aspettiamo e quello che non possiamo prevedere…

Allora si resta in casa che, mai come in questi giorni, ci appare il rifugio sicuro in cui aspettare che il peggio sia passato, ci si dedica ad attività che – a condizioni climatiche più clementi – forse non si aveva il tempo di fare e si rimandavano di continuo. Ma sono anche i momenti che possiamo dedicare alla riflessione, aiutati   da un  silenzio che ora ci circonda e che dovremmo apprezzare di più, a una riscoperta lentezza nel fare le cose, in contrasto con la frenesia del nostro quotidiano girovagare. E così è come  ritornare in noi, magari anche per “ricaricare” la mente e l’anima  di idee e sentimenti:  come se sotto la neve germogliassero anche i desideri, le riflessioni , le  nuove idee da far fiorire a primavera.

Un momento che poi svanirà, come la neve, ma che a saperlo apprezzare in questo modo, non potrà che essere positivo e ricco  per ciò che abbiamo di più prezioso: la nostra mente, il nostro cuore.