giovedì, Gennaio 9
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La Porta Nord del Battistero di Firenze

Grazie al restauro iniziato pochi mesi fa all’ Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dopo seicento anni , è tornato alla luce l’oro nelle 28 formelle cesellate da Lorenzo Ghiberti  nella Porta Nord del Battistero.

BattisteroFirenze_particolareTentazioneCristoLo sporco e le incrostazioni superficiali di secoli avevano oscurato le splendide scene del Nuovo Testamento riprodotte  nei rilievi scultorei delle  formelle, nelle testine di Profeti e Sibille e nel bellissimo fregio a motivi vegetali brulicante di piccoli animali. E’ la conferma definitiva che il Ghiberti aveva dorato anche la seconda porta monumentale del Battistero, realizzata tra il 1403-1424, ma a differenza della successiva Porta del Paradiso, la doratura ad amalgama di mercurio fu eseguita solo

sui rilievi scultorei lasciando il fondo bronzeo. Un contrasto, tra la luminosità dell’oro e lo scuro del bronzo, che rende quest’opera straordinaria, al pari della bellezza della Porta del Paradiso. Consapevole di star realizzando un’opera di grande importanza, Ghiberti pose anche un suo autoritratto tra le figure delle formelle , coadiuvato da abilissimi collaboratori, cesellatori, scultori e pittori, tra cui Michelozzo e Paolo Uccello.

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Il restauro è stato finanziato dall’Opera del Duomo, mentre l’associazione Guild of the Dome, formata da imprenditori di tutto il mondo, sta raccogliendo fondi privati per coprire completamente la spesa, comprendente sia tutti i costi del restauro che quelli relativi alla realizzazione di una replica della Porta  eseguita ad arte, che andrà a sostituire l’originale sul Battistero per motivi di conservazione.

Dopo l’impegnativo  intervento per restaurare la Porta del Paradiso, durato 27 anni, l’esperienza e la tecnica sono maturate a tal punto da permettere la pulitura completa della Porta del Ghiberti  entro la fine del 2015, quando verrà inaugurato il nuovo museo dell’Opera.  Ad oggi sono due le formelle tornate a brillare, ‘Il Battesimo di Cristo’ e ‘Le Tentazioni di Cristo’, dove emergono con evidenza la straordinaria finezza dell’esecuzione e la splendida doratura.