giovedì, Gennaio 9
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Il Museo delle Biodiversità

Museo de la biodiversidadNel 2002 un gruppo di imprenditori panamensi (ora raggruppati nella Fondazione Amador un’organizzazione senza scopo di lucro) ha avuto l’idea di chiedere al celebre architetto Frank Gehry , autore del famoso Museo Guggenheim di Bilbao e il Walt Disney Concert Hall di Los Angeles, di costruire un lavoro a Panama. Gehry accettò e così è nata  l’idea di costruire il  “Biomuseo Bridge of Life” di imminente apertura.

Situato all’ingresso del Pacifico del Canale di Panama presso la Amador Causeway, il museo è stato costruito su un terreno donato dallo Stato e che si sviluppa su 4.000 metri quadrati e otto gallerie permanenti.  In aggiunta a questi spazi, anche un atrio pubblico, uno spazio per mostre temporanee, un negozio, caffè e aree espositive esterne situate in un giardino botanico, così da offrire e sviluppare un luogo pubblico per osservare il paesaggio e godere della
bellezza dei tropici.

L’edificio è  ​​insolito, un’ audace e colorata struttura scultorea che cerca di riprodurre le caratteristiche della natura:  il tetto è costituito da una serie di lastre a forti colori primari che ricorda  le foglie degli alberi nella giungla;  le piastre che coprono il museo hanno la funzione di ridurre al minimo il calore che potrebbe  entrare, in modo da rendere più efficiente l’energia impiegata. Per adempiere a questo scopo, ciascuna piastra ha cinque strati di differenti materiali compositi comprendenti, tra gli altri, lamiere grecate, lamiere inox a base di gomma impermeabile e schiuma di uretano rigida. Inoltre, dati i forti venti che possono colpire il paese, la struttura nel suo complesso è stata oggetto di una serie di test per assicurarsi che resistesse in caso di uragani o tempeste.

Le travi dell’atrio dell’edificio, che sono al di sotto delle tavole a colori, sono costruite come il baldacchino di una foresta tropicale o una disordinata tela di ragno e ciascuna struttura sostiene una sezione del tetto. All’interno, le pareti  dell’edificio hanno una forma ondulata che allude alle onde del mare, ma anche utile a proteggere i vari showroom da umidità, rumore e calore.

Una composizione, dunque,  tanto asimmetrica e dai volumi coloratissimi, già divenuta un’icona come accaduto, ad esempio, all’Opera House di Sydney e che, si pensa, sarà un’attrazione per circa 600 mila visitatori l’anno.museo-biodiversidad 1