Ancona è il primo comune italiano ad avere adottato un piano di adattamento ai cambiamenti climatici che prevede, tra le sue misure, anche “la difesa del litorale attraverso l’arretramento degli stabilimenti balneari e dei ristoranti” nella baia di Portonovo. Il documento approvato dal capoluogo marchigiano (una simile iniziativa sta per essere varata anche a Bologna) elenca gli interventi necessari per rendere la città e la costa meno vulnerabili ai fenomeni meteorologici attesi per i prossimi anni: aumento delle tempeste di pioggia e di vento, innalzamento del livello marino, maggiore frequenza di ondate di calore.
Sin dalla frana che colpì la città nel 1982, Ancona ha investito nella ricerca finalizzata al consolidamento del territorio con sistemi di avanguardia, seguìti e studiati da esperti provenienti da tutto il mondo. Ora, l’attenzione è rivolta alla salvaguardia delle sue coste e, in particolare, allo splendido litorale di Portonovo una delle località più apprezzate e naturalisticamente più affascinanti della costa adriatica.