giovedì, Gennaio 9
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Lettera di Natale a Gesù Bambino

presepe vivente cestaioA Natale Ronciglione  vede la presenza dei tanti turisti: romani affezionati, italiani in cerca di un angolo suggestivo, il lago, la vicinanza di Palazzo Farnese e l’accoglienza della cittadina piena di  eventi danno il caloroso  benvenuto a tutti.

Un nuovo evento  è pronto a stupirli, un particolare presepe vivente già realizzato e che si ripeterà il 6 gennaio nel borgo medievale.

“Roncilio” per alcuni è il masso tufaceo su cui si ergeva il borgo medievale con una via di accesso difesa dai torrioni; qui, oggi, nel percorso in cui si articolano le viuzze dell’antica cittadina sono stati ricostruiti angoli caratteristici, botteghe di mestieri secondo lo scenario del presepe di San  Francesco. L’accesso al borgo diviene l’accesso al presepe, in un percorso in cui ogni visitatore si fa parte e attore di questi momenti. A realizzarlo un passaparola di nuovi artisti ed ecco che i bambini diventano vasai, il ramaio riprende a stagnare i caldai, il cestaio esibisce la sua abilità;  il percorso diventa così una mostra a cielo aperto di mestieri  che i più giovani non avrebbero modo di conoscere, insieme alla scoperta delle loro radici culturali e della vita di un borgo che conserva tutto il suo impianto viario originale.

Il fascino del presepe ha dunque coinvolto tutti, ma l’evento è stato anche motivo di riflessione sul futuro dell’intero territorio che non offre un solo presepe, ma decine di borghi con angoli e presepi stupendi ed originali come quello di Ronciglione; pensiamo a Corchiano, Bassano Romano, Castiglione in Teverina, Chia, Civita di Bagnoregio, Celleno, Grotte di Castro, La Quercia, Montefiascone, Orte, Piansano, San Martino al Cimino, Sutri, Tarquinia, Tuscania, Vejano, Vetralla, Viterbo, Acquapendente, Calcata, Fabrica di Roma.

Riflettiamo sul fatto che l’offerta turistica di tutta l’area potrebbe portare vantaggi enormi per ogni località, ma al di là di ogni sterile campanilismo, la nostra offerta complessiva – ciascuna con sue peculiarità – non può essere polverizzata, ma consapevolmente  capace di trasformarsi in un pacchetto turistico che la sinergia renderebbe di rilevanza nazionale.

Se  vedere i bambini diventare artigiani del 1300 è stata la bellezza dell’evento – indubbiamente suggestivo e ricco di emozioni e spiritualità – dobbiamo però riconoscere che c’è da fare qualcosa in più per un rilancio turistico del nostro territorio, in cui ovviamente, non possiamo essere soli: l’intera area della Tuscia, il “pubblico”,  le Pro Loco,  i Comuni, assieme, devono concordare le proposte migliori per esaltare le tante ricchezze di una  terra unica.

Questo ha chiesto la Pro Loco di Ronciglione nella sua  letterina di Natale al Bambino Gesù.