mercoledì, Gennaio 8
Shadow

Impressioni di una turista

concerto al LagoLa mia scelta di una vacanza nella Tuscia proprio stamattina mi ha ripagato ampiamente per l’esperienza di assistere al Concerto del Mattino all’interno della Riserva Naturale del Lago di Vico. Persino l’inconveniente di doversi  alzare di buon ora per raggiungere il punto di incontro, viene ripagato dal vivere un evento davvero unico, condiviso con tante altre persone, di quelli che lasciano nell’anima un’impronta da riportarsi a casa e  a cui ripensare, come attimo di sollievo, nelle tante ore di prossimo lavoro frenetico e stancante.

E dunque, grazie al personale del Parco  che ha contribuito alla  realizzazione di questo evento.  Portare la musica nel parco significa portare la musica dove ogni altro linguaggio – se non quello della natura – sa esprimersi; qui è la sala del Concerto con un’ acustica perfetta , ma fatta di faggi centenari; non ci sono che suoni e ricerca di serenità.

Arrivano da lontano i suoni di una tromba, poi flauto, arpa e violino che raccontano armonie uniche che si fondono con i profumi del bosco. La dolcezza dei suoni degli strumenti  sembra  creare una vibrazione armonica con il silenzio  e gli uccelli, qui l’acuto di un flauto suona come il cinguettio degli uccelli; l’arpa richiama lo scorrere delle acque, leggero come una barca che si apre la rotta sul lago toccato dalla luce del mattino che avanza davanti ai nostri occhi. La luce aumenta filtrando tra i faggi, mentre il bosco e le note di Vivaldi ci raccontano la primavera. Non si può che amare questi boschi sacri e in questi boschi il silenzio in contrappunto con gli strumenti e questa musica perfetta.

A concerto concluso ho il rammarico che sia già finito, che non possa rivivere ancora delle emozioni così forti e provo solo infinita gratitudine per tutti coloro che si sono adoperati a questa realizzazione a cominciare dagli eccellenti musicisti: Desire Scuccuglia alla spinetta ; Anna Maria Salvatori al violino; Dafne Paris all’arpa; Samuel Casale al flauto; Nicola Pecorelli al flicorno.

Mi auguro che questa Riserva Naturale del Lago di Vico torni a far parlare di sé in questi termini,  che  possa accogliere ancora eventi come questo che sanno entrare tra i faggi e nei boschi con cautela e rispetto ma coniugando natura e arte ai massimi livelli per una gioia  che resterà e che si vorrà rivivere in questi stessi luoghi negli anni a venire.

Grazie a tutti di vero cuore.

 

Anna Rita Principi