Sono sempre più inquietanti le immagini che pressoché quotidianamente vediamo e che sono relative ai rifiuti di plastica che stanno soffocando il pianeta.
La sua invenzione, negli anni ’60, sembrava l’ idea di genio che avrebbe risolto tanti problemi di tipo pratico, sia in casa che in molte aziende; e la produzione è andata avanti senza una adeguata riflessione sulle conseguenze che avrebbe portato lo smaltimento di un materiale così persistente. E ora siamo proprio lì, a quel punto in cui ci siamo tutti accorti di come sia diventato improcrastinabile un piano di controllo e possibile smaltimento di tutte le migliaia di tonnellate di plastica che stanno invadendo terra e mare.
Un pizzico di buon senso – come spesso basterebbe! – è richiesto a ciascuno di noi, nelle piccole gestioni quotidiane e nelle nostre personali scelte come suggeriscono anche le autrici Elisa Nicoli e Chiara Spadaro nel loro libro pubblicato recentemente: “Plastica addio” edito da Altreconomia, raccolta di preziosi suggerimenti per raggiungere, possibilmente, una vita plastic free.
Senza delegare ad altri, le soluzioni dipendono molto spesso da noi stessi, con buon senso e buona volontà, soprattutto in un ambito come quello ambientale in cui – in veste di consumatori – possiamo tutti fare la differenza per una qualità di vita migliore per noi e i nostri eredi.