Luca Mercalli è uno dei più arguti e preparati climatologi del nostro Paese. Presidente della Società meteorologica italiana, a lui, già da tempo, dobbiamo importanti (inquietanti) studi e suggerimenti sulla necessità di controllare e cercare di porre rimedio ad un pericoloso aumento della temperatura sul nostro pianeta.
Dieci anni fa pubblicò il libro “Il clima che cambia” ma sembra che oggi Mercalli debba aggiornare le riflessioni e gli studi di allora, visto l’evolversi, in peggio, della situazione.
In particolare, ciò che preoccupa maggiormente è il moltiplicarsi e l’intensificarsi dei cosiddetti “eventi estremi” – siccità, uragani, incendi, tempeste – che portano disastri incontrollabili sui territori oltre che vittime. Il tutto è legato inequivocabilmente all’ innalzamento della temperatura sulla Terra, che, a sua volta, dipende dalle smodate emissioni in atmosfera, prodotte dall’azione dell’uomo.
Ed ecco, appunto, dove ciascuno di noi può contribuire a modificare un po’ la situazione: dipende da ogni cittadino – seppure in piccola parte – invertire questa pericolosa tendenza, con i gesti e le scelte di ogni giorno. Limitiamo i consumi di energia, materie prime e carne; cerchiamo di entrare nell’ottica, meno egoista, di pensare un po’ a lungo termine perché i nostri figli possano godere delle stesse ricchezze e bellezze del pianeta che abbiamo trovato noi.
The changing climate
Luca Mercalli is one of the most witty and prepared climatologists in our country. President of the Italian Meteorological Society, we have known ( thanks to him ) important and also disturbing studies and suggestions on the need to control and try to remedy a dangerous increase in temperature on our planet.
Ten years ago he published the book “The changing climate” but it seems that today Mercalli has to update the reflections and studies of that time, given the evolution, for the worse, of the situation.
In particular, what is most worrying is the multiplication and intensification of the so-called “extreme events” – droughts, hurricanes, fires, storms – that bring uncontrollable disasters to the territories as well as victims. The whole is unequivocally linked to the rise in temperature on Earth, which, in turn, depends on the excessive atmospheric emissions produced by human action.
And here, precisely, where each of us can contribute to changing the situation a bit: it depends on every citizen – even if in a small part – to reverse this dangerous trend, with the gestures and choices of every day. We should limit the consumption of energy, raw materials and meat; we should try to enter the perspective, less selfish, of thinking a little in the long term so that our children can enjoy the same riches and beauties of the planet that we have found ourselves.