martedì, Gennaio 7
Shadow

Un sogno di pace

Il sogno di Albert Kahn – vissuto in Francia tra il 1860 e il 1940 – era quello di creare un archivio fotografico che rappresentasse tutti i popoli del mondo, ritratti dai più noti fotografi del tempo appositamente stipendiati dal banchiere mecenate.

Kahn umanista e pacifista, avrebbe voluto che l’archivio fissasse “una volta per tutte gli aspetti, le pratiche, i modi dell’attività umana la cui sparizione fatale non è che questione di tempo”… Inizia così il suo progetto tra il 1908 e il 1909 con un viaggio intorno al mondo, in cui, accompagnato dal suo autista-fotografo Albert Duretre, raccoglie immagini che ora fanno parte dell’immenso patrimonio degli Archives de la planète ospitati in quella che fu l’abitazione di Kahn a Boulogne-Billancourt alle porte di Parigi.

Si parla di 4000 lastre stereoscopiche, 72.000 autocromi e 183.000 metri di pellicole che costituiscono un fondo documentario unico al mondo.

L’Archivio ha subito negli ultimi cinque anni, necessari lavori di ristrutturazione e la sua recente riapertura, insieme allo splendido giardino che circonda l’abitazione, testimoniano l’ideale pacifista del suo ideatore: tendere alla pace universale attraverso la conoscenza e il rispetto di tutti i popoli del mondo, ritratti nelle migliaia di immagini esposte.

Auguste Leon, Bosnia-Herzegovina, Mostar. 29 April 1913 – Autochrome – © Musée Albert-Kahn, Departement des Hauts-de-Seine
 

A dream of peace

The dream of Albert Kahn – who lived in France between 1860 and 1940 – was to create a photographic archive that represented all the peoples of the world, portrayed by the best known photographers of the time specially paid by the patron banker.

Kahn, a humanist and pacifist, would have liked the archive to fix “once and for all the aspects, practices, ways of human activity whose fatal disappearance is only a matter of time”… Thus his project began between 1908 and 1909 with a trip around the world, in which, accompanied by his chauffeur-photographer Albert Duretre, he collects images that are now part of the immense heritage of the Archives de la planète housed in what was once Kahn’s home in Boulogne -Billancourt at the gates of Paris.

We speak of 4,000 stereoscopic plates, 72,000 autochromes and 183,000 meters of film which make up a unique documentary collection in the world.

In the last five years, the Archive has undergone necessary renovations and its recent reopening, together with the splendid garden that surrounds the house, testify to the pacifist ideal of its creator: to strive for universal peace through knowledge and respect for all the peoples of the world, portrayed in the thousands of images on display.