Dopo quasi quattrocento anni, una delle testimonianze più rare e preziose del Rinascimento italiano, lo Studiolo di Federico di Montefeltro nel Palazzo Ducale di Urbino, viene ricomposto.
Una mostra mai realizzata prima d’ora permette – dal 12 marzo al 4 luglio 2015 presso la Galleria Nazionale delle Marche – di restituire al pubblico lo Studiolo del Duca nella sua veste originaria, precedente cioè allo smembramento seicentesco dei dipinti, che completavano la decorazione di questo microcosmo intellettuale tanto denso di significati e messaggi, con la raffigurazione dei cosiddetti Uomini illustri: filosofi, poeti, scienziati, uomini di ingegno, dottori della Chiesa del lontano passato o contemporanei, chiamati a raccolta dal Duca per ispirarlo e guidarlo.
Una ricostruzione affascinante e complessa che rivela prima di tutto un tratto della storia di Urbino e un capitolo fondamentale del nostro Rinascimento, ma che ci ricorda anche come 14 dei 28 personaggi rappresentati in questo ambiente privatissimo – e nel contempo fortemente rappresentativo – siano finiti al Museo del Louvre a Parigi, dopo la “razzia” attuata nel 1633 dal Cardinale Antonio Barberini, le complicate divisioni ereditarie, il passaggio nella collezione del Cardinale Fesch zio di Napoleone e poi in quella del marchese Campana, la sua bancarotta e, infine, l’acquisto dei 14 dipinti da parte di Napoleone III.
Un evento che rievoca il clima intellettuale del tempo e le ambizioni di Federico di Montefeltro – lui che più di ogni altro ha rappresentato il mito rinascimentale della virtù militare unita alla sapienza – e che giungendo a conclusione di articolate indagini e studi sui dipinti, potrà forse contribuire a far luce sugli artisti coinvolti nell’impresa e sui complessi riferimenti culturali.
Lo studiolo d’Urbino, esempio capitale di una tipologia che conta pochi esemplari superstiti, rispondeva all’antica idea di ricreare un ambiente adeguato a favorire studio e riflessione, radunando immagini di sapienti – con i quali instaurare un dialogo virtuale – e oggetti rari con cui nutrire lo spirito. Un luogo di piccole dimensioni, collocato nel cuore dell’appartamento del Duca e adiacente agli spazi domestici, tra gli ambienti destinati alle funzioni pubbliche e quelli deputati al sacro; composto da un continuum di tarsie lignee di bottega fiorentina (Giuliano, Benedetto da Maiano e bottega, con cartone di Botticelli per le “Virtù” e forse Francesco di Giorgio Martini) con raffigurati libri, strumenti musicali e scientifici, armi e insegne, clessidre e personificazioni allegoriche che compaiono su ripiani della finta panca e fanno capolino da finte ante socchiuse. Un trionfo illusionistico coronato, tra rivestimento ligneo e soffitto, dai ritratti appunto di 28 Uomini Illustri collocati in gruppi di quattro, su due piani: Platone (dal registro superiore della parete nord) Aristotele, San Gregorio, San Girolamo, Tolomeo, Boezio, Sant’ Ambrogio, Agostino, Cicerone, Seneca, Mosé, Salomone, Omero, Virgilio, San Tommaso d’Aquino, Duns Scoto, Euclide, Vittorino da Feltre, Pio II, Bessarione, Solone, Bartolo, Alberto, Sisto IV, Ippocrate, Pietro d’Abano, Dante, Petrarca.
La mostra è inserita nel calendario degli eventi proposti dalla Regione Marche per valorizzare il territorio in occasione di EXPO 2015 ed è uno dei progetti di punta del Distretto Culturale Evoluto Marche.
Un evento quanto mai atteso che assume un senso ancor maggiore alla luce del vasto progetto di indagini condotto dalla Soprintendenza di Urbino con le Università di Urbino e Bologna, parallelamente ad analoghi studi diagnostici da parte del Centre de Recherches des Musées de France.
La mostra è accompagnata da catalogo Skira con introduzione di Maria Rosaria Valazzi, contributo di Vittorio Sgarbi e saggi di Sergio Bertelli, Marcello Simonetta, Alessandro Marchi, Carlo Bertelli, Francesca Bottacin, Lorenza Mochi Onori. Le analisi scientifiche sono documentate in catalogo da testi di Maria Letizia Amadori, Barbara Fazzari, Maria Pia Morigi e di Gianluca Poldi. (comunicato stampa)
Info: www.mostrastudiolourbino.it
Orari : da martedì a domenica, dalle 8.30 alle 19.15 – lunedì 8.30 – 14.00
Biglietti : 12,00 € – ridotto: 9,50 €
Prenotazioni: +39 0632810