giovedì, Gennaio 9
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Il clima e l’ambiente all’ordine del giorno

climate-pictureLe speranze e le aspettative legate alla situazione mondiale sul clima e l’ambiente, verranno messe a confronto al Palazzo dell’ONU di  New York tra il 21 e il 23 settembre, con il Climate Action Summit 2019. Il summit vedrà tra i 200 e i 250 partecipanti: è il contesto dove saranno presentate le iniziative sul clima, «le migliori, le più ambiziose, le più trasformative», insieme a proposte concrete dei membri Onu in uno sforzo congiunto per trovare soluzioni sostenibili.

Anche Greta Thunberg sarà presente al vertice dei giovani a cui parteciperanno 600-700 persone, in gran parte tra 18 e 28 anni provenienti da tutto il mondo, lo stesso giorno in cui è prevista una grande manifestazione di protesta a Washington e in un centinaio di altre città Usa.

L’aspettativa è quella di avere tra i partecipanti al Summit almeno un centinaio di leader mondiali. Anche gli Stati Uniti ci saranno: non si sa ancora rappresentati da chi, ma, ha annunciato l’inviato del Segretario Generale, Luis Alfonso de Alba, la loro presenza è stata confermata dal Dipartimento di Stato. Altra notizia emersa durante la conferenza stampa a proposito degli States di Trump – non esattamente un sostenitore delle iniziative ambientali – è che gli USA non si sono ancora formalmente ritirati dagli accordi di Parigi. In realtà, ha specificato de Alba, ne hanno solo annunciato l’intenzione, che potrà essere formalizzata soltanto nel 2020 come previsto dagli accordi stessi.

Il weekend che precederà l’apertura del Dibattito Generale all’ONU, con i leader mondiali come da tradizione riuniti nel tempio della diplomazia internazionale, sarà infatti l’occasione per far sedere attorno a un tavolo rappresentanti di Governi, esponenti della società civile, del settore pubblico e privato e giovani per confrontarsi sull’emergenza climatica che mette a rischio il nostro pianeta.